Blog

OGGI PARLIAMO DI POVERTA'

"Considerando il quadro italiano sul Goal 1, il Rapporto ASviS evidenzia che le politiche di contrasto alla povertà perseguite dal 2015 sono state insufficienti e contraddittorie. Si registra per questo Goal un andamento negativo tra il 2010 e il 2015, causato anche dall’aumento della quota di persone in povertà assoluta (+3,4 punti percentuali). Dal 2015 inizia un lento miglioramento fino al 2019, interrotto bruscamente dalla pandemia, che porta nel 2020 il livello di povertà assoluta al 9,4%, il valore peggiore tra il 2010 e il 2022. Nell’ultimo biennio si registrano lievi segnali di ripresa, grazie alla riduzione della grave deprivazione materiale e sociale (-1,7 punti percentuali tra il 2020 e il 2022), anche se nel 2022 i 18-34enni che mostrano almeno un segnale di deprivazione sono quasi uno su due. Nel confronto con gli altri Paesi europei l’Italia, terzultima nel raggiungimento del Goal 1, registra nel 2021 una quota più alta di quella media europea per le persone a rischio di povertà (+3,3 punti percentuali) e per le persone con una bassa intensità lavorativa (+1,9 punti percentuali). 

Permangono gravi ritardi delle politiche pubbliche, con avanzamenti temporanei e arretramenti che, sottolinea il Rapporto, rendono il nostro Paese ancora incapace di costruire, in modo esplicito, un futuro senza povertà e disuguaglianze. Il documento evidenzia che il governo Meloni, anziché riformare il Reddito di cittadinanza (Rdc) come proposto nel 2021 dal Comitato scientifico per la valutazione del Rdc, ha deciso di abolirlo a partire dal 1 gennaio 2024, sostituendolo con due nuove misure: l’Assegno di inclusione per il contrasto alla povertà e il Supporto per la formazione e il lavoro (quest’ultimo in vigore dal 1 settembre 2023). È stata così ribaltata l’impostazione precedente basata su uno strumento universale di lotta alla povertà, tornando alla logica “categoriale” che aveva caratterizzato le politiche di settore precedenti. Il nuovo sistema introduce nuove forme di iniquità fra i beneficiari delle due misure e lascia scoperte larghe fasce della popolazione in condizione di grave povertà. In particolare, il diritto a usufruire di una protezione continuativa dello Stato è riconosciuto solo alle famiglie che presentano alcune caratteristiche (presenza di minori, di over 60enni, di persone con disabilità e che rientrano nei requisiti di reddito e patrimoniali previsti), escludendo gran parte dei poveri assoluti, cioè single o coppie senza figli, con bassi livelli di istruzione, molti dei quali residenti nel Mezzogiorno. È stato così cancellato il diritto di ogni cittadino in difficoltà, che rispetti determinati requisiti reddituali, patrimoniali e di residenza, di accedere con continuità, fino a quando il bisogno persiste, a un sostegno economico che gli permetta di condurre una vita dignitosa. Il risultato del nuovo sistema, come dimostrato da recenti stime dei potenziali effetti redistributivi della riforma, può essere un aumento significativo dell’incidenza della povertà e della disuguaglianza nel nostro Paese.

Per quanto riguarda la povertà minorile, tra il 2021 e il 2022 sono stati elaborati e adottati il Quinto Piano Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza e il Piano di Attuazione Nazionale della “Garanzia infanzia” (Pangi), che prevedono misure specifiche di contrasto alla povertà minorile come assicurare che bambini, bambine e adolescenti in situazioni di vulnerabilità abbiano accesso a servizi di cura della prima infanzia, educazione e attività scolastiche, un pasto salutare al giorno in ogni giorno di scuola e assistenza sanitaria, con particolare attenzione anche alla dimensione di genere e a forme di svantaggio specifiche. Importante per la prevenzione e il contrasto della povertà minorile è stata anche l’introduzione dell’Assegno Unico e Universale a decorrere da marzo 2022, una misura di sostegno alle famiglie con lo scopo di razionalizzare e semplificare le misure precedentemente previste per le famiglie con figli" tratto da Goal 1 "Sconfiggere la povertà" - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (asvis.it).

LE PROPOSTE


La presidente della Regione Alessandra Todde ha annunciato oggi 9 aprile 2024 , nel corso della seduta di insediamento del Consiglio regionale, di aver nominato nella Giunta regionale i seguenti assessori: 

Alla Sanità: Armando Bartolazzi (M5s).

Al Lavoro: Desirè Manca (M5s).

All'Urbanistica: Francesco Spanedda (quota Todde).

Ai Trasporti: Barbara Manca (Todde).

Alla Programmazione e Bilancio e vicepresidente: Giuseppe Meloni (Pd).

All'Industria Emanuele Cani (Pd).

All'Agricoltura: Gianfranco Satta (Progressisti).

Ai Lavori Pubblici: Antonio Piu (Avs).

Al Turismo: Franco Cuccureddu (Orizzonte comune).

All'Ambiente: Rosanna Laconi (Pd).

Cultura e Istruzione: Ilaria Portas (Sinistra Futura).

Agli Affari generali: Mariaelena Motzo (Lista Todde). 

Prima i consiglieri e poi gli assessori hanno prestato giuramento in avvio di seduta.

Dopo un intervento del presidente pro-tempore, Lorenzo Cozzolino, il Consiglio ha incominciato a votare per l’elezione del presindete: secondo le indicazioni della maggioranza, sarà Piero Comandini, del Pd.

La presidente della Regione Alessandra Todde, al termine della prima seduta del consiglio regionale, ha pubblicato questo post su Facebook: «Oggi in Sardegna è un giorno importante per tutte e tutti. Con grande onore ho presentato in Consiglio Regionale la squadra di Giunta, che lavorerà compatta al servizio della nostra isola. Una squadra composta da donne e uomini che portano un prezioso patrimonio di esperienze e competenze, accomunati dall’impegno a contribuire allo sviluppo e al benessere della Sardegna. Sono fiduciosa che insieme lavoreremo instancabilmente per affrontare le sfide che ci attendono, promuovendo la crescita, l'innovazione e la sostenibilità in ogni territorio della nostra regione. Voglio cogliere l'occasione per augurare a tutta la Giunta un caloroso buon lavoro. Il percorso che abbiamo davanti sarà ricco di impegni e di soddisfazioni. I cittadini chiedono risposte e soluzioni ai problemi e sono certa che, con il supporto e la collaborazione di tutte e tutti i sardi, raggiungeremo grandi traguardi per la nostra terra. Grazie ancora per la fiducia e il sostegno e buon lavoro a tutte e tutti noi». 

unitiper augura buona Pasqua di Pace

L' origine della parola Pasqua deriva dal greco: pascha, a sua volta dall’aramaico pasah propriamente, passare oltre. 

l’origine della parola Pace  si ricollega alla radice sanscrita pak – o pag- = fissare, pattuire, legare, unire, saldare (da cui derivano anche altre parole di uso comune come patto o pagare). La pace è dunque quella preziosa condizione di armonia, quel sentimento di concordia, di unione che dovrebbe legare individui e popoli 

Quindi passiamo oltre i conflitti in armonia e unione


Salvador Dalì, Cristo di San Giovanni della Croce

In Sardegna si studia poco e male, perchè?

(..) sono 164mila i sardi che non hanno conseguito la maturità, cioè quasi il 34%. E i dati su base comunale danno la misura di un fenomeno che investe piccoli e grandi centri, senza distinzione. (...)

(...) Le città più grandi possono essere divise in due gruppi: quelle che hanno almeno 10mila residenti di età compresa tra 25 e 49 anni, e quelle che ne hanno meno. Il primo raggruppamento è formato soltanto da cinque centri: Cagliari, Alghero, Sassari, Olbia e Quartu Sant’Elena. Il capoluogo regionale, che conta 43.462 residenti in quella fascia d’età, ottiene la percentuale migliore: il 77% (10.037) hanno almeno il diploma. Ad Alghero, su 12.726 hanno conseguito la maturità in 9.162, il 72%. Stessa percentuale a Sassari: 26.755 su 37.161 residenti; a Quartu il 69% (14.890 su 21.581). Ultima delle grandi città è Olbia: il 67% ha il diploma (14.273 su 21.303). Nel secondo gruppo, ci sono alcune città principali che però hanno meno di 10mila residenti nella fascia d’età 25-49 anni. Sono Oristano, 73% di diplomati (6.582 su 9.017); Nuoro, 74% (7.317 su 9.888); Assemini, 67%, (5.782 su 8.630); Carbonia, 67% (5.159 su 7.701). Ribaltando i dati vengono fuori le cifre di quanti al diploma non ci sono arrivati, sempre nella fascia di età tra 25 e 49 anni. In termini di valore assoluto, comanda Sassari con oltre 10.400 sardi che non hanno conseguito la maturità. A seguire Cagliari, con circa 10mila; Olbia con circa 7mila; Alghero con circa 3.500 e Nuoro con 2.500 (...)

 (...) Complessivamente sono 23 i Comuni dell’isola in cui la percentuale di diplomati scende sotto il 50%. L’ultimo della Sardegna è Mogorella, in provincia di Oristano, che registra il 57% dei residenti tra 24 e 49 anni senza titolo di scuola superiore. Il peggiore nel Sassarese è Padru (il 52% non ha diploma); nel Sud Sardegna c’è Goni (56%); nel Nuorese è Loculi (55%); nella città metropolitana di Cagliari l’ultimo è Maracalagonis (44%). Questo significa che nel Cagliaritano non c’è un solo Comune che scende sotto il 50%, ed è un dato certamente positivo. 

A cinque giorni dalla proclamazione ufficiale di Alessandra Todde come presidente della Regione Sardegna è avvenuto il passaggio di consegne con il presidente uscente Christian Solinas. 

https://youtu.be/G5kmo7uVoIc


Pubblicato il verbale dell’Ufficio centrale regionale contenente la proclamazione del Presidente della Regione e dei consiglieri regionali della XVII legislatura


https://www.consregsardegna.it/pubblicato-il-verbale-dellufficio-centrale-regionale-contenente-la-proclamazione-del-presidente-della-regione-e-dei-consiglieri-regionali-della-xvii-legislatura/

Dedichiamo alla nuova Presidente della Regione Sardegna  il discorso che Grazia Deledda il 10 dicembre 1927 fece quando  ritirò a Stoccolma il Premio Nobel per la Letteratura assegnatole per l’anno precedente, il 1926.

Ai membri dell’Accademia reale svedese proferì un discorso breve ma ricchissimo di significato, sulla sua vita, sulla Sardegna e sul percorso che l’ha condotta a divenire la prima e unica donna italiana insignita dal Nobel per la Letteratura.

Ecco il testo integrale del discorso:

Sono nata in Sardegna. La mia famiglia, composta di gente savia ma anche di violenti e di artisti primitivi, aveva autorità e aveva anche biblioteca. Ma quando cominciai a scrivere, a tredici anni, fui contrariata dai miei. Il filosofo ammonisce: se tuo figlio scrive versi, correggilo e mandalo per la strada dei monti; se lo trovi nella poesia la seconda volta, puniscilo ancora; se va per la terza volta, lascialo in pace perché è un poeta. Senza vanità anche a me è capitato così.

Avevo un irresistibile miraggio del mondo, e soprattutto di Roma. E a Roma, dopo il fulgore della giovinezza, mi costruì una casa mia dove vivo tranquilla col mio compagno di vita ad ascoltare le ardenti parole dei miei figli giovani.

Ho avuto tutte le cose che una donna può chiedere al suo destino, ma grande sopra ogni fortuna la fede nella vita e in Dio. Ho vissuto coi venti, coi boschi, colle montagne. Ho guardato per giorni, mesi ed anni il lento svolgersi delle nuvole sul cielo sardo. Ho mille e mille volte poggiato la testa ai tronchi degli alberi, alle pietre, alle rocce per ascoltare la voce delle foglie, ciò che dicevano gli uccelli, ciò che raccontava l’acqua corrente. Ho visto l’alba e il tramonto, il sorgere della luna nell’immensa solitudine delle montagne, ho ascoltato i canti, le musiche tradizionali e le fiabe e i discorsi del popolo. E così si è formata la mia arte, come una canzone, o un motivo che sgorga spontaneo dalle labbra di un poeta primitivo.



Oggi 20 marzo 2024, la Corte d'Appello di Cagliari ha proclamato ufficialmente la vittoria di Alessandra Todde e della coalizione di centrosinistra alle elezioni regionali sarde del 25 febbraio 2024. 

Alessandra Todde è la prima donna Presidente della Regione. 

RISULTATI REGIONALI SARDEGNA 2024.pdf

Esprimiamo solidarietà per il vile attacco intimidatorio alla comunità di Ottana manifestatosi con l'esplosione di una bomba di fronte al Municipio la notte del 16 marzo 2024. La violenza non può e non deve trovare spazio nella nostra società e nelle nostre comunità. Ottana viene ricordato come grande centro industriale sorto negli anni '60 per combattere il banditismo. Oggi la crisi ha cancellato buona parte delle attività produttive, la risposta è stato il  ricorso alla cassa integrazione sino al licenziamento di migliaia di lavoratori. Nel territorio del consorzio industriale di Ottana opera il più grande parco fotovoltaico della Sardegna e uno dei più grandi in Europa. un maxi-impianto fotovoltaico con una potenza installata di circa 85MW ed una estensione di circa 140 ettari e che dovrebbe entrare in piena funzione nel primo semestre del 2024.  La storia dell'acquisto delle aree è entrata nella cronaca nazionale lo scorso anno con l'inchiesta del giornale "il Fatto quotidiano" Fotovoltaico, i terreni in Sardegna diventano oro: acquisiti per 100 mila euro, concessi ad Acea per 42 milioni. L'inchiesta di MillenniuM - Il Fatto Quotidiano .

Nel mezzo della crisi industriale ci sono stati vari attentati contro i pubblici amministratori, tutti datati nel tempo: era successo nel 2000, nel 2004 e nel 2010. 

Agire nel sociale, nella cultura, nel combattere la disoccupazione dovrà essere la risposta a queste gesta irresponsabili.

Da un recente rapporto Censis dal titolo “Donne, lavoro e sport in Italia si rileva che sono 20 milioni gli  italiani che fanno sport, ma solo il 43,3% di questi sono donne. Associare l’indipendenza femminile alla pratica sportiva è un percorso virtuoso. Dallo studio emerge come la donna che fa sport non stia solo meglio nel fisico e nella mente, ma sia anche meglio inserita nella società: lavora, studia, guadagna più di chi non fa esercizio fisico, ed è più moderna, in quanto aderisce a stili di vita e modelli di comportamento più evoluti e sostenibili. Le sportive possiedono titoli di studio più elevati di chi fa una vita sedentaria: il 26,9% è laureata e il 36,5% è diplomata, contro, rispettivamente, il 9,7% di laureate e il 27,3% di diplomate che non praticano sport. La donna che fa attività motoria non solo studia di più, ma lavora anche di più.

C'è ancora molto da lavorare, da recente rapporto Censis le donne di 3 anni e più che praticano sport (in modo continuativo o saltuario) in Sardegna sono il 29,5% contro il 50,4 % del Trentino.

Da recenti dati ISTAT Sul territorio nazionale, l’attitudine alla pratica sportiva tra uomini e donne è maggiore al Nord-est dove vi si dedica il 41,6% della popolazione di tre anni e più; segue il Nord-ovest (39,9%) e il Centro (36,7%). Le quote sono decisamente più basse nelle regioni meridionali (24,8%) e insulari (25,4%) con l’eccezione della Sardegna (31,9%). Le regioni con i valori più bassi sono Campania (20,8%), Calabria (22,5%), Sicilia (23,2%), Molise (23,6) e Basilicata (24,7%).

9 marzo 2024 incontro candidati UNITI PER........

WhatsApp Video 2024-03-11 at 09.55.24.mp4
Assemblea Candidati Uniti.pdf

i candidati e i nuovi consiglieri UNITI per cambiare la Sardegna

Alfons Mucha (1860-1939) 


 8 MARZO

Oggi è la festa della donna, auguri a tutte le donne ed in particolare alla nostra Presidente ALESSANDRA TODDE. La Sardegna è ricca di donne di rilievo che hanno raggiunto traguardi importanti in vari campi: letteratura, scienza, politica. Oggi vogliamo ricordarne alcune:

 

L'8 marzo serve a ricordare come le donne sono ancora marginali in molti campi e anche in  letteratura. l'Osservatorio su donne e uomini nell’editoria evidenzia come le donne siano escluse dai ruoli strategici: raggiungono livelli apicali solo il 22,3 per cento delle occupate contro il 77,7 per cento dei maschi. 

In Italia si legge poco e i lettori forti sono in calo negli ultimi anni. Questi lettori hanno  sesso e anche una età ben precisi: sono giovani e sono in maggioranza donne. Da ultimi dati ISTAT risulta che le donne rappresentano il 60% del pubblico dei lettori contro il 52% degli uomini e rappresentano anche lo zoccolo duro dei lettori forti, con il 10% contro il 7% degli uomini. I maschi leggono poco, ma pubblicano molto di più e per lunghi decenni, le donne sono state molto marginali anche come vendite. Gli autori di best seller erano quasi esclusivamente uomini. Alle scrittrici era concesso arrivare al grande pubblico solo con romanzi d’amore. Anche ii premi letterali  sono gestiti da uomini e le donne sono meno premiate degli uomini. Segue a riguardo un articolo pubblicato da Enrico Martini che ci rappresenta una manifestazione  a Nuoro avvenuta l' 11 luglio 2019, “Lo Strega in Piazza” in onore del vincitore del prestigioso premio letterario:

"Per onorare il vincitore del prestigioso premio letterario c’erano tutti: 

il premiato Antonio Scurati, Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, organizzatrice dello Strega e poi Massimo Onofri, direttore della neonata “Nuoro reading and writing school” (ma perché in inglese, poi?) e Marcello Fois, scrittore senza bisogno di presentazioni.

Nel giardino della sezione sarda della Biblioteca (a Nuoro la biblioteca Satta è La Biblioteca, così come il monte Ortobene è Il Monte) è il “padrone di casa” Paolo Piquereddu (commissario della Suddetta) ad introdurre i saluti nell’ordine di sindaco, Andrea Soddu, dell’assessore alla Cultura, Sebastian Cocco, di Agostino Cicalò per il Distretto culturale nuorese e di Fabrizio Mureddu, commissario dell’Università di Nuoro e deus ex machina dell’evento.

Interessante il dibattito seguito, splendida la cornice e folto il pubblico. A maggioranza femminile, come sempre.

Ah!, già, le donne:

richiama l’attenzione che nel 2019, nella “patria” di Grazia Deledda e a celebrare il premio fondato da Maria Bellonci, nel lungo elenco – raccontato volutamente per esteso – di persone intervenute (ne contiamo nove), nessuna donna ha avuto “titolo” per farlo

Nessun accento polemico, per carità (sarebbe come se l’estensore di questo scritto stigmatizzasse se stesso per il solo fatto di appartenere al genere maschile), solo pura cronaca.

Chissà, magari, grazie anche alla nuova Scuola di lettura e scrittura di Nuoro, nelle prossime edizioni dell’evento (che speriamo vivamente si ripeta) ascolteremo anche voci di genere diverso.

Perché al momento i fatti dicono che l’unica intervenuta con nome proprio femminile era sul tavolo dei relatori. “Carnagione” di un bel verde, peraltro: 

tale Smeraldina.

enricomartini2019


IN CAMMINO PER LE ELEZIONI

PRESENTAZIONE SIMBOLO

PRESENTAZIONE LISTE


#MEGLIONOI - presentazione candidati